Beddu Garibbardi

Nel realizzare il progetto Incudine ha scelto di indossare una lente bifocale che mette in luce sia l’esaltazione di Garibaldi (visto come l’Arcangelo Gabriele e Gesù Cristo in persona), sia le grida di disperazione dei contadini ai quali il nuovo re Vittorio Emanuele strappa i giovani dalle campagne per condurli alla leva militare obbligatoria di ben sette anni nella nuova capitale a Torino, oppure le lamentele degli isolani che improvvisamente si vedono “derubati” della loro moneta sonante, d’oro e d’argento, sostituita da quella di carta del nuovo regno, che non fa “scrusciu” e non vale più nulla. Nessun revisionismo storico, ma un racconto alla maniera dei cantastorie, utilizzando gli stilemi della poesia e della musica popolare per raccontare l’entusiasmo del popolo siciliano per l’arrivo del Generale: una sete di libertà e una voglia di unità che ha infiammato il popolo siciliano portandolo a insorgere contro i Borboni e nello stesso tempo il racconto della Sicilia dopo l’unificazione, dalla strage di Bronte al brigantaggio, sull’onda della questione meridionale. Un modo per celebrare i 150 anni di Unità nazionale ricordando chi è morto per questo ideale di patria e per riportare alla luce le figure eroiche, tralasciate dalla storia ufficiale, che hanno combattuto per la libertà, da Peppa Cannunera, eroina catanese che sconfisse i Borboni a colpi di cannone, ai contadini che scelsero di aiutare Garibaldi nella conquista delle città isolane.

Il cd “Beddu Garibbardi”, prodotto da Ambrogio Sparagna, in uscita il 16 marzo in tutti i negozi di dischi per Finisterre e distribuito da Felmay, verrà presentato a Roma lo stesso giorno, in piazza dei Cinquecento, alle 22. Nei mesi di marzo e aprile seguiranno poi altre tappe della presentazione live in diverse città d’Italia.

Al disco hanno preso parte gli artisti Mario Incudine (Voce, chitarre e mandoloncello), Antonio Vasta (fisarmonica e zampogna a paru), Antonio Putzu (flauti etnici e pastorali), Franco Barbarino (chitarre, mandole e bouzouky), Francesca Incudine (tamburi a cornice), Angelo Scelfo (contrabbasso), la cantante Eleonora Bordonaro, la Compagnia Triskele di Enna e il complesso bandistico “Giuseppe Verdi” di Mezzojuso” diretto da Salvatore Di Grigoli. Arrangiamenti di Ambrogio Sparagna e Mario Incudine, consulenza letteraria e storica di Rocco Lombardo, produzione esecutiva a cura di Pietro Carfì e Raffaele Pinelli, grafica di Marco Severino.