Le Supplici

Dopo aver lasciato il segno al teatro greco di Siracusa nel 2015 e, con allestimento ridotto, anche al Plautus festival di Sarsina(Forlì) e nei teatri al chiuso di Caltanissetta e Agrigento, “Le Supplici” di Eschilo, rivisitate da MoniOvadia e Mario Incudine, tornano a calcare le pietre antiche nella rassegna Anfiteatro Sicilia.

E lo faranno mercoledì 16 agosto alle 21.30 nel teatro antico di Taormina e giovedì 17 agostoalle 19.30 nel teatro greco di Morgantina in un allestimento che vedrà in scena 23 attori-cantanti e quattro musicisti assieme ai sorprendenti costumi di Elisa Savi.

“Le Supplici” firmate dallo Ovadia e Incudine (autore anche delle musiche) è un’opera musicale e corale le cui protagoniste sono le giovani attrici formate nell’Accademia dell’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa, splendide Danaidi dalla pelle scura e dalle lunghe capigliature intrecciate che entrano in scena avvolte da burka viola e costumi tribali.

Cantata e cuntata in siciliano e greco moderno, la messinscena che si apre al musical e all’opera popolare, è impregnata di temi sociopolitici (il proto-femminismo, il no alla violenza sulle donne, l’accoglienza dei popoli del Mediterraneo): «Impegnato come sono nella difesa dei diritti – spiega MoniOvadia – ho immediatamente condiviso il problema delle figlie di Danao in fuga dall’Egitto per sottrarsi a un matrimonio forzato, destinate a dichiararsi esuli giungendo ad Argo dove il re Pelasgo è sì accogliente, ma a patto di consultare il popolo. Importantissimo è stato per me ottenere una sonorità multietnica del testo e ho messo a punto un adattamento in lingua siciliana con frammenti di greco odierno assieme a Mario Incudine e Pippo Kaballà».

Le Supplici di Eschilo facevano parte di una trilogia composta da Supplici, Figli di Egitto e Danaidi, seguita da un dramma satiresco Amirnone. Fu rappresentata per la prima volta al teatro di Dioniso in Atene, probabilmente nel 463 a.C.

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